Fumi anche la carta della sigaretta? Ecco le sostanze tossiche nascoste che respiri

Quando si accende una sigaretta, viene innescato un processo di combustione che coinvolge sia il tabacco sia la carta che lo avvolge. Sebbene spesso ci si concentri sui rischi associati alla sola nicotina e al tabacco, è importante sapere che anche la combustione della carta contribuisce in modo significativo alla produzione di sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene respirate dal fumatore. La composizione della carta, unita agli additivi aggiunti durante la lavorazione, può portare alla formazione di ulteriori composti dannosi che si sommano a quelli già pericolosi derivanti dal tabacco stesso.

Cosa accade quando si brucia la carta della sigaretta

La carta delle sigarette è costituita principalmente da cellulosa, ma spesso contiene sbiancanti, collanti, additivi per regolare la combustione e talvolta porosità pensate per influenzare la velocità con cui la sigaretta brucia. Quando la sigaretta viene accesa e la carta brucia, il processo di combustione incompleta genera una vasta gamma di prodotti chimici, tra cui:

  • Monossido di carbonio: prodotto dalla combustione incompleta della carta e del tabacco, è un gas tossico che riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
  • Idrocarburi policiclici aromatici (IPA): molti IPA si generano dalla bruciatura anche della carta e sono noti cancerogeni, tra cui il benzopirene.
  • Composti organici volatili (VOC): come il benzene, che rappresentano un rischio concreto per la salute respiratoria e sono collegati a diverse forme di tumore.
  • Catrame: si tratta di una miscela viscosa e nerastra, ricca di sostanze tossiche e cancerogene, prodotta dalla combustione sia del tabacco sia della carta.
  • Particolato fine (polveri fini): principalmente carbonioso, in grado di raggiungere i polmoni più profondi e favorire l’insorgenza di disturbi respiratori e cardiovascolari.

Durante la combustione si formano anche aldeidi tossiche quali acroleina, acetaldeide e formaldeide, tutte sostanze irritanti per le mucose e con effetti cancerogeni dimostrati dalla ricerca scientifica internazionale. Non vanno poi dimenticati ammoniaca, acidi organici e numerosi altri sottoprodotti che vengono inalati con il fumo di ogni sigaretta.

Quali effetti hanno queste sostanze nascoste sull’organismo?

L’inalazione di questi composti ha una serie di effetti nocivi diretti e indiretti sulla salute del fumatore e di chi respira il fumo passivo. Di oltre 7.000 sostanze chimiche presenti nel fumo di una sola sigaretta, almeno 250 sono riconosciute come tossiche e più di 70 sono classificate come cancerogene, con la capacità di contribuire allo sviluppo di numerose neoplasie: polmone, laringe, faringe, esofago, vescica, pancreas e colon, solo per citarne alcune.

Le aldeidi irritano profondamente le vie respiratorie, facilitando infezioni e indebolendo le difese immunitarie locali. Il catrame si deposita progressivamente nei polmoni, favorendo lesioni cellulari croniche e aumentando il rischio di patologie respiratorie croniche come BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e cancro polmonare. Il monossido di carbonio, sottraendo ossigeno al sangue, crea danni cardiovascolari incrementando il rischio di infarto e ictus. Le particelle ultrafini, infine, penetrano in profondità nei polmoni e finiscono nel circolo sanguigno, con effetti sistemici negativi.

Carta arrotolata, additivi e fumo: un pericoloso cocktail

Le sigarette rollate a mano, in cui la quantità e il tipo di carta possono variare, non risultano meno dannose rispetto alle sigarette confezionate industrialmente. Anche in questi casi, la combustione della carta contribuisce all’inalazione di molteplici composti tossici, e la minore omogeneità nella combustione può generare una produzione più elevata di sostanze pericolose. Gli additivi aggiunti per migliorare l’aspetto, la resistenza e la combustibilità della carta possono produrre ulteriori sottoprodotti nocivi durante la combustione.

L’azione irritante e cancerogena di queste sostanze non si limita alle vie aeree: si trasmette a tutti gli organi tramite il flusso sanguigno, colpendo cuore, fegato, reni e persino la pelle. Inoltre, la persistenza delle sostanze residue nel cavo orale e sulle mucose rappresenta un ulteriore fattore di rischio per tumori della bocca e della gola.

Proteggersi dai rischi: falsa sicurezza e mito del filtro

In passato si è creduto che l’introduzione del filtro nelle sigarette potesse essere sufficiente a ridurre i rischi derivanti dall’assunzione di sostanze tossiche, tra cui quelle sprigionate dalla carta. In realtà, il filtro può trattenere solo una minima parte delle sostanze presenti nel fumo: la stragrande maggioranza delle particelle ultrafini e dei gas tossici, compresi molti composti generati dalla combustione della carta, vengono comunque inalati dal fumatore.

Anche la cosiddetta “sigaretta leggera” non offre una reale riduzione del rischio: i meccanismi di combustione e inalazione restano invariati e la dose di sostanze tossiche assorbite è spesso sottostimata. La scelta migliore, raccomandata unanimemente dalla comunità scientifica, resta l’astensione completa dal consumo di prodotti del tabacco, siano essi confezionati, rollati, con filtro, senza filtro o di altro tipo.

Un aspetto spesso trascurato riguarda l’impatto ambientale delle sigarette: i filtri e la carta, una volta dispersi nell’ambiente, rilasciano ulteriori sostanze tossiche che inquinano il suolo e le acque, contribuendo a generare un serio problema ecologico a livello globale.

Alla luce delle conoscenze attuali, è ormai chiaro che anche la combustione della carta di sigaretta aggiunge pericolose sostanze tossiche e cancerogene alla miscela che viene inalata nel corso dell’atto del fumare. Questi dati evidenziano come il rischio per la salute non derivi soltanto dalla nicotina o dal tabacco, ma anche dalla carta apparentemente innocua che avvolge ogni sigaretta.

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